Questa attività è organizzata da Mario Giammarinaro

Nato a Torino nel 1951. Nel 1981 rifiuta la città per la campagna. E il suo viaggio attraverso resine, plastiche e colle da legatoria, conosce quella che l'artista ama definire "la poetica del silenzio". Nei manufatti si nota la personalità plurima dell' artista: lo sciamano, il ricercatore scientifico, che sperimenta nuove possibilità della materia.Sua caratteristica saliente è l'intuizione profonda del senso della materia come valore chiave, quasi una "materia prima interiore" che l'artista forgia, mentre l'affronta cercando di imprimerle il logos. Nella sua fucina creativa l'artista sperimenta, mescolandole insieme, le diverse colle, le resine sintetiche, i fanghi, i pigmenti industriali e i colori ad olio che poi stende secondo calcolate velature. Un'alchimia di materiali attentamente studiata, sequenze come tessere di un mosaico sono ricomposte ad arte per creare inediti effetti di luce sulla materia, paesaggi naturali di straordinaria bellezza emergono dall'improvviso erompere dei segni. Parte da forme astratte che sviluppa poi in modo gestuale e libero secondo un'espressività modulata a cavallo tra sogno e realtà, tra ragione e passione: un'opera da cui affiora il grido e l'inquietudine dell'artista e dell'umanità tutta. La sua pittura diviene infatti un monito per incitare la coscienza dello spettatore e ricondurlo ad una visione piu' profonda della società contemporanea.
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